Thursday 8 January 2009

Obama lancia il piano economico: «senza azione la crisi può durare anni» - l'Unità.it

fine elencoObama lancia il piano economico: «senza azione la crisi può durare anni»
La conferma è arrivata. Il presidente eletto degli Stati Uniti Barack Obama ha presentato mercoledì il programma di aiuti all'economia che intende avviare,una volta preso il posto di Bush in Casa Bianca il 20 gennaio prossimo, per far fronte alla recessione economica. Durante un discorso pronunciato a Fairfax,in Virginia, Obama ha annunciato una riduzione delle imposte di mille dollari per il 95% delle famiglie, specificando che il taglio delle tasse serviràa incitare gli americani a «tornare a spendere». Senza un'azione rapida, ha sottolineato il presidente in pectore, «la situazione rischia di peggioraredrammaticamente», tanto da «non riuscire più a ribaltarla»: la recessione potrebbe «prolungarsi per anni», traducendosi «in un calo dei redditi per lefamiglia americane, in un aumento della disoccupazione a due cifre e un'attività economica in perdita di ben 1.000 miliardi l'anno».
Il piano di rilancio dell'economia, svelato a grandi linee da Obama, è stato messo a punto per affrontare una crisi «figlia di un'era di profonda irresponsabilità»,in cui «per anni troppi manager di Wall Street hanno effettuato scelte imprudenti e pericolose e le banche hanno prestato senza preoccuparsi se i prestitipotessero essere ripagati. Mentre I politici hanno speso soldi dei contribuenti senza disciplina». Il costo di tutta l'operazione era stato già annunciatonei giorni scorsi dal team economico di Obama, e dovrebbe ammontare alla cifra record di 775 miliardi di dollari - con l’ipotesi di arrivare fino ad unmassimo di 1 trilione.
Il piano punta a creare occupazione, soprattutto nel settore pubblico, e a favorire la crescita di lungo termine: il raddoppio della produzione delle energiealternative nei prossimi tre anni; l'ammodernamento di oltre il 75% degli edifici federali e il miglioramento dell'efficienza energetica di due milionidi case; l'ammodernamento di migliaia di scuole, college e università pubbliche con classi, laboratori e librerie del 21mo secolo; l'ampliamento dellabanda larga negli Usa, in modo da consentire alle piccole imprese di connettersi e competere con le proprie controparti nel mondo. Un progetto, insomma,che riporta in primo piano uno dei leitmotiv della campagna elettorale di Obama: lo sviluppo tecologico dell'America, duqnue l'inpegno nella ricerca enella scienza, finanziato con oculati investimenti «necessari per assicurare - ha ricordato il futuro inquilino della Casa Bianca - che nei prossimi cinqueanni tutti i dati medici degli americani siano computerizzati».
«Il piano di ripresa - ha sottolineato Obama - da solo non risolverà tutti i problemi che hanno portato a questa crisi: dobbiamo lavorare con urgenza ancheper stabilizzare e riparare il sistema finanziario», per risanare le «devastanti perdite» di fiducia sia sul mercato sia nell'economia.
Per quanto riguarda gli sgravi fiscali - come già annunciato mercoledì dal presidente eletto - il piano sarà rivolto in particolar modo ai lavoratori dellaclasse media e alle aziende in difficoltà finanziaria: gli sgravi ammonteranno ad almeno il 40% dello stimolo e si articoleranno in una riduzione di prelievifiscali nelle buste paghe di chi riceve stipendi medio-bassi e in rimborsi di tasse per le imprese piccole e medie che negli ultimi cinque anni hanno subitogravi perdite. In concreto alla fine di ogni anno i singoli lavoratori che rientrano nel provvedimento avranno circa 500 dollari in più in tasca: soldisui quali Obama punta per rilanciare i consumi e far ripartire la crescita.
08 gennaio 2009

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