Wednesday 21 January 2009

Obama diventa presidente e il sito

Obama diventa presidente e il sito
della Casa Bianca cambia subito look
Corriere della Sera

Comunicazione, trasparenza e partecipazione sono le tre priorità. Subito un attacco a Bush per Katrina

La nuova veste grafica del sito della Casa Bianca

La nuova veste grafica del sito della Casa Bianca
WASHINGTON - Eccola la nuova «era» promessa da Obama. Anche su Internet. Appena un minuto dopo il giuramento, il sito ufficiale della presidenza degli Stati
Uniti
WhiteHouse.gov
appariva con un nuovo look. Macon Phillips, direttore dei New Media per la Casa Bianca, nonché uno di coloro che contribuirà al blog, spiega la svolta:
«Il nuovo website della Casa Bianca servirà come luogo in cui il presidente e la sua amministrazione saranno in contatto con il resto della nazione e del
mondo». Obama è uno dei migliori rappresentanti della schiera di politici che sa fare, e bene, politica su Internet. Lo dimostra la
miriade di indirizzi dedicati alla sua azione
e che hanno contribuito alla sua elezione. Lo dimostra anche
il suo esordio su YouTube.
«Milioni di americani - prosegue il direttore New Media - hanno contribuito a realizzare il viaggio alla Casa Bianca e in molti potranno approfittare di
Internet per svolgere un ruolo nel modellare il futuro del nostro Paese».

TRE PRIORITA' - Macon Phillips assicura che il sito sarà orientato intorno a tre priorità: comunicazione, trasparenza e partecipazione. Questo perché gli
americani sono desiderosi di avere informazioni su economia, sicurezza nazionale e una miriade di altre tematiche». «Il presidente Obama ha voluto rendere
la sua gestione la più aperta e trasparente nella storia e il sito WhiteHouse.gov svolgerà un ruolo importante per mantenere questa promessa». Anche per
«conoscere la direzione della nuova amministrazione e le priorità politiche del presidente».

LE NOVITA' - La differenza che subito appare è nelle immagini. Accanto a quelle della Casa Bianca e del Campidoglio durante la cerimonia del giuramento,
ecco quelle del neopresidente a contatto con i lavoratori, o impegnato con moglie e figli nella distribuzione di aiuti ai bisognosi. Un'immagine «sociale»
e informale del presidente mai comparsa nella presidenza Bush e che volutamente sottolinea uno dei punti-chiave della campagna presidenziale di Obama.
Trasparenza e comunicazione vengono rappresentati dai capitoli di «agenda» del presidente, dove viene precisato ciò che Obama intende fare nei vari ambiti,
dall'economia alle tecnologie. E, soprattutto, sul sito c'è anche il «pulsante» che introduce a un blog, nel quale il contatto con i cittadini sarà probabilmente
continuo e poco istituzionale.

ATTACCO A BUSH SU KATRINA - Il cambiamento non è solo di facciata ma anche di sostanza: lo dimostra l'attacco alla vecchia politica del presidente Bush
apparso sul sito governativo, già in versione «democratica». Già da senatore, Barack Obama era stato tra i più accesi critici del modo in cui Bush aveva
abbandonato a stessa la popolazione, in stragrande maggioranza afroamericana, di New Orleans ai tempi dell'urgano Katrina. Ora che Obama è presidente,
quelle critiche sono già online: «Il presidente Obama manterrà le promesse infrante dal presidente Bush di ricostruire New Orleans e la costa del Golfo:
insieme al vicepresidente Biden prenderà adeguate misure in modo che non si verifichino mai più delle falle così catastrofiche nei piani di emergenza e
di risposta a eventi di questo genere» si legge nella sezione riservata al programma del nuovo presidente. Nel sito si ricorda come l'allora senatore «si
recò a visitare migliaia dei sopravvissuti all'urgano all'Houston convention center», condannando «l'irresponsabile incapacità» dell'amministrazione Bush
di dare una risposta efficace alla catastrofe.

21 gennaio 2009

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