Usa, guai per Obama: via ministro Sanità e capo budget per problemi con il fisco - Il Messaggero

Usa, guai per Obama: via ministro Sanitàe capo budget per problemi con il fisco
Il repubblicano Gregg nominato ministro del CommercioSondaggio Usa Today: gradimento alto, ma in calo
Commenti Invia StampaNancy Killefer con Barack Obama
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¦E alla Casa Bianca un bimbo chiede a Obama la strada per il bagnoNEW YORK (3 febbraio) - Nuovi guai per Barack Obama. L'ex senatore democratico Tom Daschle ha rinunciato alla carica di ministro della sanità per problemicon il fisco. Poco prima la Casa Bianca aveva annunciato oggi il ritiro di Nancy Killefer dalla nuova carica di responsabile del controllo del budget.La Killefer ha rinunciato alla carica dopo che sono emersi problemi di tasse non pagate relative al personale di servizio. E' la seconda persona sceltada Obama a dover rinunciare alla carica: il primo era stato Bill Richardson, governatore del New Mexico, scelto come ministro del commercio e ritiratosiquando è venuta alla luce una inchiesta per corruzione nei suoi confronti.
Obama proprio oggi ha nominato il senatore repubblicano Judd Gregg ministro del Commercio al posto di Richardson. Gregg è il terzo repubblicano della squadracon il ministro della Difesa Robert Gates e il ministro dei trasporti Ray LaHood. «Mi aspetto una conferma rapida in Congresso», ha detto Obama annunciandola nomina. Al posto di Gregg in Senato siederà la collega di partito Bonnie Newman, secondo fonti di Capitol Hill. Quello di ministro del Commercio eral'ultima posizione ancora aperta dell'amministrazione Obama.
La Killefer è la terza persona scelta da Obama ad avere problemi di tasse dopo il ministro del tesoro Paul Geithner e il candidato a ministro della sanitàTom Daschle. Killefer era stata scelta da Obama per una nuova carica alla Casa Bianca centrata sulla verifica "paragrafo per paragrafo" delle propostedi budget per eliminare sprechi.
Oggi intanto Eric Holder ha giurato come ministro della Giustizia, diventando il primo afro-americano nella storia Usa ad occupare tale carica. Il vice-presidenteJoe Biden ha presieduto alla cerimonia affermando che, con Holder, il ministero della giustizia tornerà al suo standard di «non perseguire politica o ideologiama piuttosto una chiara valutazione dei fatti e della legge».
Gradimento alto ma in calo. Partito con un patrimonio di consensi senza precedenti, intanto Obama comincia a risentire della crisi che attraversa l'America.Secondo un sondaggio di Usa Today il presidente americano gode oggi, a due settimane dall'insediamento, di un indice di approvazione del 64 per cento:alto, seppure inferiore alle enormi aspettative della vigilia dell'insediamento.
Secondo la valutazione di UsaToday, due terzi degli americani approvano un cambio di rotta rispetto agli anni di George W. Bush, ma solo il 44 per centoè d'accordo sulla chiusura della base-prigione per sospetti terroristi di Guantanamo entro un anno e solo il 35 per cento è favorevole alla revoca dellerestrizioni degli aiuti all'estero per le organizzazioni di pianificazione familiare che offrono anche servizi di aborto.
Una serie di dubbi hanno raffreddato anche l'approvazione da parte dei cittadini Usa del pacchetto messo a punto dal Team Obama per il rilancio dell'economia:due terzi sono convinti che darà quanto meno un piccolo slancio alla locomotiva Usa in panne, ma questo non significa che gli elettori siano convinti cheil piano li aiuterà personalmente a sbarcare il lunario. Un americano su due, interpellato da Usa Today ha detto poi che le sue finanze familiari non sarannotoccate in meglio dall'intervento federale o che addirittura si aspettano un peggioramento.
Il sondaggio del giornale contrasta con le aspettative stratosferiche che avevano preceduto l'insediamento di Obama. Una raffica di rilevamenti condottiin vista dell'Inauguration Day, avevano mostrato che oltre l'80% degli americani promuovevano la gestione della transizione e la squadra di governo cheObama aveva creato.